Cari amici, nell’apprendere che l’amico Eichberg è volato tra gli “ iperborei” a portare la filosofia, che lui aveva infuso nella International Sport and Culture Association , fin da quel primo incontro nel Castello di Valdemaro, in Svendborg, dal 30 giugno al 3 luglio nel 1994, mi procura un grande dolore, ma al contempo mi consola nel capire che noi possiamo anche lasciare il campo soddisfatti, nella consapevolezza di aver realizzato una importante parte di un grande progetto. L‘idea di Henning, che lo sport fosse l’espressione unificante della cultura popolare ogni dove sulla terra e che, derivante dal gioco di tradizione, fosse anche l’enzima fondamentale per determinare il clima della festa, dalle antiche” Panatenee” alle odierne “Landshaevne”, ha trovato infatti un grandissimo riscontro nella nascita, nello sviluppo e nel consolidamento di un movimento internazionale, come quello dell’ISCA, che dopo 23 anni è divenuta la più grande organizzazione di sport e cultura nel mondo, con decine e decine di milioni di persone coinvolte direttamente, nella prospettiva di affratellare l’intera umanità nello “Joyful spirit”, che rappresenta la sintesi della straordinaria esperienza di uno studioso geniale, come era e per noi rimane il prof. Eichberg. Nel proseguire della nostra comune storia, in onore dell’amico filosofo Henning, vi propongo di dedicargli una sessione speciale di analisi, studio e approfondimento in occasione del prossimo Congresso dell’ISCA e di intitolargli un “riconoscimento”/borsa di studio internazionale annuale da mettere a concorso tra tutti i giovani studenti universitari del mondo, che vogliano orientare le proprie tesi sul tema “sport e cultura”.
Un abbraccio a tutti!
Lo spirito goioso di Henning Eichberg
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